Giasone Cashmere è stato il “progetto pilota” per la Provincia di Modena in Emilia-Romagna (leggasi l’articolo) per l’inserimento dei cani da guardiania all’interno del gregge. Ciò al fine di gestire il rapporto con i predatori naturali presenti sul territorio appenninico. Nell’Appennino Tosco-emiliano vi sono numerosi predatori. Il lupo è abbastanza diffuso e la compresenza di attività agricole dedite alla pastorizia e all’allevamento rende spesso difficile la convivenza. I cani per la guardiania del gregge garantiscono la protezione delle capre cashmere e la coesistenza con i predatori naturali.
Una difesa naturale del Gregge di Capre Cashmere …
I cani da guardiania sono stati introdotti nel gregge di capre cashmere fin da cuccioli. In tal modo hanno acquisito naturalmente la capacità di difesa ed integrazione.
I cani per la protezione del gregge tendono a sviluppare, sia per senso di appartenenza che inclinazione, una sequenza di strategie e tattiche. Assicurano che l’intero gregge sia raccolto durante un eventuale attacco e venga protetto efficacemente. Inoltre i cani proteggendo il territorio in cui si trovano dissuadono i predatori anche dall’avvicinarsi che sarebbe fonte di stress per le capre cashmere.
Con il trascorrere delle stagioni, Capre Cashmere e cani pastore si sono uniti in un unico elemento naturale. Una caratteristica secolare della pastorizia estensiva. Naturalmente la difesa dei luoghi prevede una buona interazione anche con i gestori “umani” del gregge che operano quotidianamente rispettando alla stessa maniera le capre cashmere e i pastori abruzzesi.
La fiducia è la parola chiave per descrivere il connubio tra i pastori del gregge e le capre cashmere che crea un’armonia unica.
Ogni giorno e notte Diana e Atena interagiscono con le capre cashmere come membri di una grande comunità naturale.